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NO2 NO GRAZIE! LA SALUTE DELL’ARIA

COMINCIA DA TE

NO2 NO Grazie! è un progetto di scienza partecipata in cui i cittadini di tre grandi aree urbane italiane misureranno, nel febbraio 2020, la qualità dell'aria vicino a casa, a scuola, al posto di lavoro.
Il nostro obiettivo è quello di ottenere una mappa dettagliata della qualità dell’aria delle tre aree monitorate, e poter così informare meglio i cittadini e gli amministratori e contribuire all’attivazione di misure di riduzione degli inquinanti atmosferici.
NO2 NO Grazie! è, sino ad ora, il più esteso progetto di scienza partecipata sulla qualità dell'aria in Italia.

Per questa edizione abbiamo scelto di monitorare l’agglomerato di Milano, Roma e l’area metropolitana di Napoli.

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Leggi perché abbiamo scelto queste tre città e come puoi partecipare.

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COSA MISURIAMO?

Il biossido di azoto (NO2), un gas che proviene principalmente dai motori di automobili, furgoni e camion. A Milano, per esempio, il 74% degli ossidi di azoto (NOx) proviene dal traffico e di questo il 93% proviene dai veicoli diesel.
L’NO2 è estremamente nocivo per la salute umana, specialmente dei bambini e degli anziani e la sua concentrazione è normalmente associata alla presenza di altri inquinanti derivanti dal traffico, a loro volta nocivi per la nostra salute (particolato, PM10, PM2.5, IPA, Black carbon). Gli ossidi di azoto inoltre, di cui l’NO2 fa parte, contribuiscono alla formazione di particolato (PM2.5) e ozono (O3). Ridurre le emissioni di NOx significa anche, quindi, ridurre le concentrazioni di inquinanti diversi.

COME MISURANO L'NO2 I NOSTRI CITTADINI SCIENZIATI?

Il biossido di azoto nell'aria viene catturato da provette come questa

I partecipanti a NO2 NO Grazie! installano un semplice dispositivo di misurazione, un piccolo campionatore passivo, collocandolo sulla finestra della loro casa, se abitano al piano terra, o al primo piano. Altrimenti possono applicarlo a un palo ad una altezza di circa 2 metri e mezzo seguendo le istruzioni fornite. Durante il periodo di esposizione, a febbraio 2020, il campionatore passivo raccoglie, per assorbimento, il biossido di azoto (NO2) nell'aria nel punto prescelto. I dati raccolti con i campionatori passivi vengono controllati e calibrati con quelli delle misurazioni di NO2 realizzate dalle Agenzie Regionali per l’Ambiente presso le stazioni di monitoraggio delle tre regioni: Lombardia, Lazio e Campania. I campionatori vengono poi analizzati in laboratorio per ottenere i dati delle concentrazioni di NO2 misurate in ciascun punto di monitoraggio durante le quattro settimane di esposizione.

A conclusione del progetto i cittadini potranno trovare sul sito la mappa della loro area di campionamento, verificare le concentrazioni rilevate e l’impatto sanitario prevedibile - stimato in base ai fattori di rischio elaborati dall’OMS per l’esposizione all’NO2 – per ciascun punto di monitoraggio.

Verranno anche elaborate dagli epidemiologi mappe (cd. LURF) che, con un sistema di intelligenza artificiale, stimeranno l’impatto complessivo delle concentrazioni fuori legge del biossido di azoto nelle tre città.

PERCHE' MISURARE SU COSI' VASTA SCALA?

La qualità dell'aria può variare in modo significativo su brevi distanze, sia per l'effetto del cosiddetto ”canyon” di talune strade per la loro conformazione, che per l’intensità dei flussi di traffico. Per questo motivo sono necessarie molte posizioni di misurazione per valutare correttamente la capacità predittiva del modello di qualità dell'aria che servirà a determinare l’impatto sanitario. Ecco perché è importante raccogliere più dati possibili sulla distribuzione spaziale della qualità dell'aria e perché il contributo dei cittadini è così essenziale.

I dati elaborati dai ricercatori del Comitato Scientifico del progetto creeranno un database unico di informazioni preziose, che gli epidemiologi utilizzeranno per determinare l’impatto sanitario dell’NO2 in queste tre aree urbane e che verrà messo a disposizione delle amministrazioni e dei ricercatori per essere utilizzato in studi di modellistica, urbanistica, e altre discipline. Questi dati, che per Milano e Roma potranno anche essere comparati a quelli delle precedenti campagne, consentiranno di migliorare le capacità predittive delle concentrazioni e dell’esposizione nelle città, e forniranno una descrizione precisa dei cosiddetti hot spot e delle aree critiche facilitando la restituzione di informazioni utili alla pianificazione e raccomandazioni agli amministratori.

I cittadini scienziati inoltre verranno coinvolti in attività che possano promuovere il cambiamento della situazione attuale nella loro città.
Unisciti a noi e fai un piccolo ma grandissimo gesto per contribuire a cambiare veramente l’aria che respiri.

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2019-12-20T12:54:04+00:00 novembre 19th, 2019|Senza categoria|