Flash mob in piazza Duomo a Milano: un centinaio di cittadini a terra per non essere più vittime dell’aria inquinata

Flash mob in piazza Duomo a Milano: un centinaio di cittadini a terra per non essere più vittime dell’aria inquinata

Un evento per celebrare l’entrata in vigore delle nuove misure di Area B a protezione della salute, in una città dove ogni anno 594 persone muoiono prematuramente a causa dello sforamento dei limiti di legge sulle emissioni. Eliminare i diesel resta prioritario per ridurre il danno alla salute, soprattutto per i più piccoli, i più esposti alle conseguenze dello smog.

Il flash mob che abbiamo organizzato in piazza Duomo a Milano nel giorno dell’entrata in vigore delle nuove limitazioni del traffico di Area B per molti diesel Euro 4,  ha visto un centinaio cittadini riuniti per ricordare che l’aria pulita rappresenta un diritto fondamentale dal quale dipende la nostra salute.

Guarda la rassegna stampa sull’evento. Ci siamo fatti vedere!

Durante la manifestazione l’artista e docente della scuola di teatro Paolo Grassi di Milano, Paola Lattanzi, e altri 4 danzatori hanno condotto un respiro collettivo e poi danzato fino a crollare a terra in una coreografia improvvisata, mentre decine di persone intorno a loro si adagiavano a terra a simboleggiare i morti, ignoti ma non per questo meno reali: le vittime dell’aria inquinata che oggi sarebbero ancora fra noi se Milano non violasse il limite di legge del biossido di azoto, un gas che proviene principalmente dai veicoli ad alimentazione diesel.

 

Il numero evocato delle vittime al suolo (594) è simbolico ma reale, in quanto tratto dalla stima ottenuta nel 2018 dagli epidemiologi del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio grazie ad un sistema di machine learning che – partendo delle misurazioni dei cittadini durante la campagna di scienza partecipata NO2 NO Grazie – ha quantificato l’impatto che le concentrazioni fuori legge di biossido di azoto hanno sulla popolazione milanese.

“Il nuovo passo avanti di Area B è un risultato da festeggiare – dice Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria – ma occorre abbreviare i tempi dei progressivi divieti di Area B eliminando tutti i diesel e chiudere al più presto il cerchio dei varchi per anticipare al massimo l’efficacia della misura tutelando la salute dei milanesi. L’inquinamento dell’aria determina l’aumento di incidenza di tumore al seno nelle donne, di tumore al polmone, asma, altera la formazione del cervello e delle funzioni cognitive nei bambini, esponendoli a disturbi dell’attenzione e privandoli di opportunità per il loro futuro. Determina ictus, ischemie, malattie cardiorespiratorie e demenza precoce negli adulti. Auspichiamo che il Sindaco tenga fede all’impegno per l’ambiente valutando l’incremento e l’accelerazione delle misure di riduzione del traffico.”

“Sono qui perché i miei bambini frequentano una scuola molto esposta al traffico e sono preoccupata” aggiunge la protagonista del flash mob, Paola Lattanzi. “Sapere che davanti alla loro scuola quasi 50.000 auto al giorno emettono veleni mi ha scosso. Tutti noi possiamo fare qualcosa perché questa situazione cambi. Tutti noi, come chiunque cresca dei bambini a Milano, desideriamo una città più bella, verde e sana. E siamo qui per chiedere, con l’aiuto dell’arte, che questa diventi la priorità di Milano”.

 

Cittadini per l’aria auspica che si realizzi al più presto l’incremento della quota di ciclabilità sino al 20% dei tragitti urbani, annunciato dal sindaco prima della sua elezione. Serve restituire gli spazi pubblici alle persone, oggi occupati dalle auto in sosta, dare priorità ai mezzi pubblici e, non ultimo, un incremento di verde urbano e periurbano tale da consentire a ogni bambino di avere un luogo verde e naturale in cui giocare a non più di 10 minuti di cammino da casa come indicato dalla Dichiarazione di Salisburgo del 2017.

Il tema dei diesel resta purtroppo un’emergenza non risolta come dimostrano i dati recentemente pubblicati da Transport & Enviroment, secondo i quali il numero di veicoli con emissioni fuorilegge in Europa continua ad aumentare. E secondo un recente studio, anche i modelli più recenti, Euro 5 e 6, registrano mediamente emissioni di NO2 almeno 3 volte superiori ai limiti di legge.

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2019-10-17T16:07:50+00:00 ottobre 1st, 2019|News|