Tribunale Unione Europea, troppo alti i limiti alle emissioni decisi della Commissione UE

Cittadini per l’Aria accoglie con soddisfazione la sentenza del Tribunale dell’Unione Europea che ha dichiarato la nullità del regolamento 2016/6461 nella parte in cui sono stati innalzati i limiti alle emissioni di ossidi di azoto consentiti per i veicoli passeggeri e commerciali leggeri di nuova immatricolazione.

“È una giornata importante, perché è stato riaffermato l’impegno assunto dagli Stati membri dell’Unione Europea nel 2007 al fine di ridurre le emissioni nocive degli ossidi di azoto provenienti dalle automobili”. Così Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria Onlus, che ha ricordato inoltre come “questa sentenza sia un punto di partenza per verificare quali sono le reali emissioni delle auto che circolano nelle nostre città per ridurre al più presto i livelli di biossido di azoto e proteggere la salute dei cittadini. È stata dimostrata anche la portata fondamentale dell’azione giudiziaria promossa dai sindaci di Parigi, Madrid e Bruxelles per proteggere la salute degli abitanti che troppo spesso viene dimenticata dai governi centrali”. Cittadini per l’aria è stata protagonista, nel 2015, di una importante campagna volta ad impedire l’innalzamento, fortemente sostenuto dall’industria automobilistica anche italiana, dei limiti di Nox (biossidi di azoto) e a denunciarne l’illegittimita. 

Nella sentenza, il Tribunale sottolinea che i limiti di emissione degli ossidi di azoto previsti nella norma Euro 6 (regolamento 715/2007) costituiscono un elemento essenziale e non modificabile dalla Commissione. La normativa prevede che questi limiti debbano essere rispettati in condizioni reali di guida e, di conseguenza, durante le prove RDE. Il Tribunale conclude quindi che la Commissione non era competente ad alterare le soglie per i test RDE applicando nuovi coefficienti di correzione. Accertata la non competenza della Commissione, è subito apparsa chiara la violazione del regolamento n. 715/2007.

Il comunicato stampa del Tribunale dell’Unione Europea può essere letto qui: https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2018-12/cp180198it.pdf

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2018-12-17T17:37:13+00:00 dicembre 13th, 2018|News|