Da domani il Mediterraneo diventa Area Seca, che impone una riduzione drastica dell’inquinamento atmosferico prodotto dalle navi
Gerometta, Cittadini per l’aria: “Un passaggio cruciale per la qualità [...]
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Gli attivisti dei porti italiani hanno più volte fotografato e [...]
È quanto emerso al convegno che si è svolto nei [...]
La guida è stata realizzata da Cittadini per l’aria per [...]
Le associazioni: “Se gli armatori non si preoccupano dell’ambiente, il Ministero usi i fondi per decuplicare i controlli sui fumi delle navi”
A Genova un breve monitoraggio del black carbon rileva concentrazioni con picchi 24.000 nanogrammi
Nella revisione del Regolamento Ue MRV entrano gli obiettivi di riduzione delle emissioni pari al 40% entro il 2030, zero emissioni per le navi in porto proprio nei giorni in cui NABU pubblica il suo rapporto annuale sulla situazione delle crociere.
La rete di ONG ambientaliste alla “4th Mediterranean Shipping Conference ” chiede che gli stati litorali sostengano la designazione di un'area ECA
Pubblicata oggi l’annuale classifica redatta dall’associazione tedesca NABU sull’industria crocieristica ch conferma il trend già osservato in passato: solo una piccolissima parte degli armatori sta investendo per ridurre l’impatto sull’ambiente del business delle crociere.
L’Indagine di Cittadini per l’aria su 32 società armatrici operanti in Italia per conoscere le azioni intraprese per ridurre l’inquinamento nei nostri porti ha confermato che si sta facendo ancora troppo poco. Su una flotta complessiva di 174 navi, a oggi solo 4 equipaggiano sistemi di riduzione delle emissioni