In occasione del Car Free Day, l’associazione Cittadini per l’aria lancia l’appello “L’aria di Milano è irrespirabile per i nostri bambini, è necessario diminuire il traffico veicolare”
Milano, 23 settembre 2025 – La quotidianità di un bambino milanese, come Amos, 9 anni, è una finestra aperta sulla qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno. Con lo zaino sulle spalle e un sensore chiamato “Respiro” agganciato alla cerniera, venerdì 19 settembre, Amos ha camminato da casa a scuola, accompagnato dal padre, da Gloria Pellone di Cittadini per l’Aria e dal professor Maurizio Gualtieri, docente di Salute e sostenibilità ambientale all’Università Bicocca. I dati registrati lungo il tragitto non lasciano dubbi: il traffico stradale è il principale responsabile dell’inquinamento a cui i bambini sono esposti ogni giorno.
In occasione del 22 settembre, la Giornata Mondiale Senza Auto – il Car Free Day – Cittadini per l’Aria lancia un appello forte e chiaro: ridisegniamo le nostre città a misura di bambini, salute e aria pulita. Il Car Free Day non è solo un simbolo, ma un’occasione concreta per sperimentare un altro modo di vivere la città.
Abbiamo bisogno di giornate come questa per renderci conto di quanto il traffico motorizzato condizioni la qualità dell’aria, il rumore, la sicurezza stradale e il nostro benessere psicofisico. In via Castellino, chiusa al traffico per la presenza di quattro scuole, i livelli di particolato crollano. Appena 50 metri più avanti, accanto a un’auto in sosta col motore acceso, i valori schizzano. È una prova tangibile di quanto possano fare le nostre scelte quotidiane.
«Non vogliamo spaventare ma far riflettere» – spiega Gloria Pellone – «Oggi, più che mai, serve coraggio nelle scelte: meno auto significa più aria pulita, più sicurezza per i bambini, più spazio per muoversi, incontrarsi, crescere».
Durante il tragitto i dati raccolti dal sensore “Respiro” (PM1, PM2.5, PM10 e n° totale di particelle – Ntot nel grafico) evidenziano variazioni significative nella qualità dell’aria in funzione del contesto urbano e della presenza di traffico. In particolare, già in piazza Pompeo Castelli – invaso dalle automobili -, si registra un picco di concentrazione del particolato: il PM10 raggiunge circa 26 µg/m³, mentre il numero totale di particelle (Ntot) supera le 16.000 particelle/cm³, valori nettamente superiori rispetto ad altre aree del percorso. Al contrario, attraversando via dei Frassini, una zona a bassa percorrenza e con presenza di parco, i livelli di PM10 si stabilizzano intorno ai 20 µg/m³ e il Ntot scende sotto le 13.000 particelle/cm³, segnalando una qualità dell’aria migliore. In via Castellino, i valori si mantengono relativamente stabili grazie all’introduzione della strada scolastica e nonostante la vicinanza con la grande arteria del ponte della Ghisolfa, ed è infatti nel tratto del cavalcavia e di piazzale Lugano che si osserva un nuovo incremento: il Ntot supera le 35.000 particelle/cm³, il valore massimo registrato lungo il percorso.
Infine, all’arrivo a scuola, pur diminuendo leggermente, i valori di particolato restano elevati, con un Ntot costantemente sopra le 30.000 particelle/cm³. Il traffico davanti alle scuole – motori accesi, doppie file, clacson – è un’abitudine tossica e non necessaria. È tempo di trasformare giornate straordinarie come il Car Free Day in una normalità quotidiana.
Chiediamo alle istituzioni locali di estendere e rendere permanenti le strade scolastiche chiuse al traffico, promuovere percorsi casa-scuola sicuri e verdi, incentivare l’uso della mobilità attiva – a piedi, in bici, con i mezzi pubblici – soprattutto nei tragitti brevi, misurare e comunicare in modo trasparente la qualità dell’aria davanti agli istituti scolastici. In particolare, chiediamo che il Comune di Milano riveda al più presto il sistema degli accessi – e dei relativi controlli – dei veicoli a motore privati all’interno dell’area urbana, perché solo limitandone il numero si potranno ridurre le emissioni di prossimità, e non solo per le scuole.
Il Car Free Day è un primo passo, simbolico ma potente, verso una città più vivibile e sana per tutti. Oggi chiediamo ai cittadini di fare una scelta: lasciare l’auto a casa per un giorno, per iniziare a farlo più spesso, per scoprire che è possibile vivere meglio anche senza di essa.
Amos ci insegna che ogni passo conta. Anche solo 2 chilometri a piedi possono fare la differenza – per la sua salute, per l’aria che respiriamo e per il futuro di tutti.