NO2 NO GRAZIE 2020, i primi dati: il biossido di azoto nelle vie dello shopping di Napoli può danneggiare la nostra salute

Non è aria

Nelle principali vie dello shopping di Napoli si registrano livelli di biossido di azoto (NO2) fino al 400% più elevati della soglia indicata a tutela della salute umana dal gruppo di studio dell’Oms.

 

Durante lo shopping ci esponiamo a livelli di smog pericolosi per la salute? Cittadini per l’aria risponde a questa domanda anticipando una piccola parte dei dati raccolti nell’ambito del progetto di scienza partecipata “NO2 NO Grazie”  realizzato con il supporto scientifico dei ricercatori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università Parthenope e che, grazie anche alla collaborazione con il Comitato Vivibilità Cittadina di Napoli, ha coinvolto circa 200 cittadini in Campania. Mentre sono in preparazione le mappe con i risultati dei monitoraggi effettuati dall’8 febbraio al 7 marzo a Napoli, Milano e  Roma, l’associazione pubblica i dati delle concentrazioni di biossido di azoto rilevate grazie ai campionatori passivi posizionati dai volontari dell’associazione, a circa 3 metri di altezza, nelle vie dello shopping napoletano.

 

I risultati dello studio

Nonostante l’ultima settimana di studio sia stata interessata dalle misure di lockdown, i dati del monitoraggio, calibrati sulla base delle centraline ARPAC, hanno mostrato livelli medi di NO2 elevati, come dimostra il picco di 76.7 µg/m3 registrato, per esempio, in Via Costantinopoli. Questo valore mensile supera di quasi il 200% il limite annuale EU (40 µg/m3), e di quasi il 400%la soglia media annua di 20 µg/m3 che i ricercatori europei dell’OMS indicano quale valore da cui si verifica un impatto sulla salute umana. I limiti di legge su base annua (40 µg/m3) vengono superati abbondantemente anche in Via Salvatore Rosa con 68,3 µg/m3, Piazza Garibaldi con 66.6 µg/m3, via Foria con 61,7 µg/m3, Via dei Mille con 57,1 µg/m3, Piazza Dante con 52.6µg/m3  di NO2.

 

[NELLA CARTELLA STAMPA: dati completi, infografiche]

Fin qui i valori medi. Dallo studio di 2 centraline ARPAC (“Museo Nazionale” e “Osp. Santobono”) emerge inoltre che nelle giornate più inquinate, nell’orario di punta dello shopping (16-20), si possono verificare incrementi fino al 20% in più rispetto alla media giornaliera del periodo, peggiorando ulteriormente la situazione di possibile danno per la salute delle persone. Queste concentrazioni – alle quali sono esposti i cittadini napoletani mentre fanno acquisti e che influiscono sulla qualità dell’aria anche all’interno dei negozi che si affacciano sulle vie – mettono seriamente a rischio la salute di chi è suscettibile, azzerano il beneficio dell’attività fisica per chi è sano e compromettono la qualità dell’esperienza di chi vive Napoli nel tempo libero, visitandola, passeggiando e facendo shopping.

Gli effetti sulla salute

Ricerche indicano che anche una breve passeggiata in una via inquinata dal traffico stradale – ai livelli misurati nelle vie dello shopping di Napoli – può peggiorare patologie pre-esistenti come la bronchite cronica, l’asma, la fibrosi polmonare, e l’enfisema. Un’elevata concentrazione di inquinanti atmosferici causa l’infiammazione delle vie aeree e, anche dopo un’esposizione breve, una riduzione della funzionalità respiratoria e l’alterazione del ritmo cardiaco. Tutto questo può risolversi – in soggetti a rischio – in ischemie e infarti in grado di di causare la morte.

Da tempo ricercatori e società scientifiche ammoniscono di evitare di camminare in strade inquinate dal traffico. È ormai accertato che nei giorni nei quali le concentrazioni degli inquinanti sono più elevate aumenta il numero di ricoveri in unità coronarica e il rischio per i più giovani di accessi in ospedale per disturbi mentali.

La Campagna “NO2 NO Grazie!” ha misurato le concentrazioni di biossido di azoto, un inquinante che proviene principalmente dai veicoli diesel considerato, inoltre, un indicatore della presenza degli inquinanti atmosferici da traffico, come il particolato ultrafine e il black carbon.

Il particolato ultrafine (<100 nm) non è rilevabile dai normali sistemi di monitoraggio. Grazie alle sue dimensioni, entra in circolo nel sangue raggiungendo il cervello e il tessuto vascolare e determinando disfunzioni, stress ossidativo e infiammazione.  Anche un’esposizione al particolato ultrafine a breve termine, addirittura di pochi minuti, determina, secondo diversi studi, un impatto sulla nostra salute. Il black carbon, noto vettore di composti cancerogeni come gli idrocarburi policiclici aromatici, è stato di recente ritrovato nella placenta umana, sulla superficie rivolta verso il feto, evidenziando un meccanismo che può spiegare gli effetti dannosi dell’inquinamento dai primi stadi della vita umana in poi.

 

Dichiarazioni

Si proteggano subito i cittadini napoletani bandendo il traffico dalle vie dove le persone trascorrono del tempo facendo compere o mangiando all’aperto: per ridurre immediatamente gli inquinanti queste strade vanno pedonalizzate o, al più, rese percorribili solo da mezzi pubblici, bici e mezzi di servizio”, – così Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria, che conclude – “chiediamo ai commercianti di farsi avanti e mostrare che hanno a cuore la salute pubblica aderendo al nostro appello per la rigenerazione delle città disponibile sul nostro sito: indicate il nome del vostro negozio. Il traffico rende l’esperienza per chi fa shopping sgradevole. Vie dello shopping a misura d’uomo garantiscono maggiori profitti e aria più pulita. Così vinciamo tutti.”

“L’auspicio è che, i dati della campagna No2 No Grazie possano essere utili agli amministratori per prendere decisioni basate sulle evidenze scientifiche. Il principale colpevole delle concentrazioni di biossido di azoto nelle nostre città è il traffico. Il rimedio è uno solo: lasciare a casa le auto, utilizzare la bici, i piedi, il trasporto pubblico” dichiara Carla Ancona epidemiologa ambientale del Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio.

 

 

In collaborazione con:

Comitato Vivibilità Cittadina di Napoli “Sono anni che assistiamo ad un progressivo degrado della vivibilità delle nostre città. Nasciamo a Napoli e ci siamo posti il compito di promuovere una coscienza civica ambientalista che migliori la vivibilità dei nostri quartieri e delle nostre case, sempre più invase da forme di inquinamento pervasive ed insopportabili. Contrastiamo con azioni sociali, politiche e giudiziarie ogni forma di inquinamento della città, dei cittadini e del suo patrimonio artistico, monumentale, storico e naturalistico. Ci battiamo contro l’inquinamento acustico, dell’aria, del mare e delle nostre case.”

 

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2020-07-13T23:52:10+00:00 luglio 9th, 2020|Senza categoria|