Le decisioni della Corte di Giustizia e dei Giudici Nazionali 2019-07-29T14:18:39+00:00

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Le decisioni della Corte di Giustizia e dei Giudici Nazionali


Le sentenze sulle reti di rilevamento degli inquinanti

Le sentenze sui Piani per la Qualità dell’Aria e sulle Procedure di Infrazione
L’Italia è stata la prima nazione ad essere condannata dalla Corte di giustizia dell’UE per violazione dei limiti di qualità dell’aria con sentenza del 19. 12. 2012 nella causa C-68/11 COMMISSIONE / ITALIA. In tal caso la Corte di giustizia ha osservato che l’argomentazione della Repubblica italiana secondo cui “i valori limite non potevano essere rispettati entro il termine stabilito dalla direttiva 1999/30” perché ciò avrebbe “comportato l’adozione di drastiche condizioni economiche e sociali le misure e la violazione dei diritti e delle libertà fondamentali come la libera circolazione di beni e persone, l’iniziativa economica privata e il diritto dei cittadini ai servizi di pubblica utilità “. non avevano sostanza giuridica perché” è irrilevante se l’inadempimento è risultato di intenzioni o negligenze da parte dello Stato membro responsabile o di difficoltà tecniche incontrate da “. Attualmente l’Italia è stata rinviata dalla Commissione europea alla Corte di giustizia europea per nuove procedure di infrazione sia per il PM10 che, più recentemente, per il NO2.

Nella sezione dedicata alla giurisprudenza troverete le pronunce sopra citate

 

Le sentenza in tema di LEZ

Accesso alla giustizia
Il Tribunale amministrativo della Lombardia ha ammesso, in varie occasioni, azioni di ONG che richiedono l’accesso a documenti contenenti informazioni ambientali che erano state rifiutate, riguardanti la qualità dell’aria / le statistiche del traffico di fronte alle scuole, l’impatto epidemiologico dell’aria inquinamento a Milano (es. N. 200601944 del 7.9.2006; N. 01315/2016 del 29.6.2016) e ha ordinato al Comune di rilasciare i documenti e le informazioni richiesti.

Nella sezione dedicata alla giurisprudenza troverete le pronunce sopra citate

 

Aria e Diritto Penale
Nel 2005 è stato avviato un procedimento giudiziario a carico degli organi municipali e regionali di Firenze per ottenere un giudizio in caso di mancata adozione di misure a tutela dei cittadini dagli alti livelli di inquinamento nel centro della città. Dopo un processo molto lungo la denuncia è stata respinta e tutti gli accusati sono stati assolti in base al fatto che i monitor aerei di sottofondo non hanno rivelato eccessi ed erano più affidabili delle stazioni di traffico. La descrizione del procedimento può essere letta qui. Nel 2017 è stata quindi avviata una nuova azione penale nei confronti degli enti governativi locali competenti per la città di Torino (enti regionali e comunali) sulla base dei nuovi crimini adottati dalla nuova legge n. 68/2015 che stabilisce nuovi tipi di reati contro l’ambiente (tra cui ad esempio l’inquinamento ambientale e il disastro ambientale). Il caso è in corso.

Nella sezione dedicata alla giurisprudenza troverete le pronunce sopra citate.