Invia l’appello al Sindaco e al Presidente della Regione 2023-07-12T11:05:50+00:00

AREA DI MILANO

Invia l’appello al sindaco Sala e al presidente Fontana

Caro Signor Sindaco,

ho letto i risultati e visto la mappa della campagna di scienza partecipata NO2 NO Grazie, che si è svolta dal 4 febbraio al 4 marzo 2023 monitorando il biossido di azoto (NO2) a Milano, nella Città Metropolitana e nel suo agglomerato urbano. Anche quest’anno i dati raccolti dai cittadini evidenziano una situazione grave e, in particolare, indicano che, su base mensile, l’86% dei quasi 500 campionatori a Milano (quelli presi in considerazione dai ricercatori per l’analisi) ha superato il limite di legge (40 μg/m³), quasi il 29% ha segnato valori superiori ai 50 μg/m³ e il 100% ha superato la soglia a partire dalla quale i ricercatori dell’OMS indicano si verifichi un danno alla salute (10 µg/m³).

I numeri parlano chiaro: vivo in una città con l’aria fuori legge e respiro ogni giorno i suoi veleni.

Visti questi dati, che negli anni sono rimasti quasi immutati nella loro gravità, mi aspetto da Lei che agisca con determinazione, adottando urgentemente politiche molto più incisive delle attuali per proteggere la salute dei cittadini. Ormai sappiamo che le concentrazioni del biossido di azoto si riducono immediatamente riducendo le emissioni da trasporto, ed in particolare quelle dei veicoli diesel dai quali proviene, principalmente, questo gas velenoso.
Per questo Le chiedo di rendere al più presto più efficaci le misure esistenti, come Area C e Area B, investendo maggiormente sul potenziamento della mobilità ciclabile e del trasporto pubblico e sostenendo l’estensione alla periferia dei sistemi di mobilità in condivisione e adottando le misure – come la preferenziazione dei percorsi dei mezzi pubblici e la riduzione della sosta, soprattutto abusiva, su strada – necessarie a rendere la mobilità non inquinante la prima scelta per tutte le persone che si muovono in città. Solo così potrà, davvero, fare la Sua parte nel garantire il diritto alla salute dei cittadini milanesi assolvendo agli obblighi che Le spettano.

Il Suo impegno su questo tema non sarà vano. Questo inquinante è infatti associato a un impatto rilevante per la salute umana, tra cui l’insorgenza di tumori e malattie cardiorespiratorie, diabete di tipo 2, asma bronchiale e infezioni respiratorie nell’infanzia e, non ultima, l’incidenza di infarti.

Conto sul Suo impegno per rendere l’aria di Milano davvero pulita e la nostra città sempre più a misura di persone.

Ci aiuti a colorare di verde la nostra città.

Egregio Signor Presidente,

ho letto i risultati e visto la mappa della campagna di scienza partecipata NO2 NO Grazie, che si è svolta in Lombardia dal 4 febbraio al 4 marzo 2023 monitorando il biossido di azoto (NO2).

Dati che indicano una media mensile regionale pari a 45.1 μg/m³ e che il 75% dei campionatori ha superato il limite di legge (40 µg/m³), quasi il 21% ha segnato valori superiori ai 50 μg/m³ e addirittura il 100% dei campionatori ha superato la soglia dalla quale i ricercatori dell’OMS indicano si verifichi un danno alla nostra salute (10 µg/m³).

I numeri parlano chiaro: l’aria della mia Regione è fuori legge e io respiro i suoi veleni.

Questo inquinante è, infatti, associato a gravi rischi per la salute, tra cui l’insorgenza di tumori e malattie cardiorespiratorie, diabete di tipo 2, asma bronchiale e infezioni respiratorie nell’infanzia e, non ultima, l’incidenza di infarti.
Gli ossidi di azoto che provengono dai veicoli, fortemente nocivi di per sé e che, inoltre, contribuiscono alla formazione del particolato secondario i cui livelli sono, ormai da anni, fuori legge oltre che immutati nella loro gravità.

Come noto le concentrazioni di NO2 si riducono immediatamente riducendo le emissioni da trasporto, in particolare dei veicoli diesel dai quali proviene principalmente.
Nonostante questo, Lei ha scelto di consentire a veicoli che, secondo i ricercatori, emettono mediamente 4 o 5 volte i limiti di legge per i NOx ammessi per la loro categoria di percorrere fino a 8/10.000km/anno nelle aree più inquinate della Lombardia mentre, per la carenza del sistema regionale del trasporto pubblico, solo il 20% dei cittadini in Regione si sposta con i mezzi pubblici.

Le scrivo quindi per chiederLe di esercitare le competenze primarie in materia di aria e salute spettanti alle regioni, di modificare la posizione assunta sulla proposta di Direttiva sulla qualità dell’aria, adottare urgentemente politiche mirate a risanare l’aria e impedire così l’impatto grave che gli inquinanti dell’aria producono sull’organismo umano anche a partire da concentrazioni inferiori all’attuale limite di legge.

L’inquinamento in Lombardia non dipende solo dall’inversione termica o dalla situazione orografica ma dalla quantità di emissioni prodotte sul nostro territorio e dalla carenza di quella autorità politica e di quelle azioni che in altre aree d’Europa, altrettanto compromesse, hanno consentito in pochi anni di migliorare in modo significativo la qualità dell’aria, e quindi la salute dei cittadini.
Tuteli quindi la salute dei suoi cittadini e si impegni per adottare al più presto tutte le misure che possono migliorare la qualità dell’aria.

La mia salute dipende dalle politiche che Lei adotterà per cambiare colore alle nostre città.

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