Invia l’appello al Sindaco e al Presidente della Regione 2024-04-05T11:49:57+00:00

AREA DI MILANO

Invia l’appello al sindaco Sala e al presidente Fontana

Caro Sindaco,

ho letto i risultati e visto la mappa della campagna di scienza partecipata NO2 NO Grazie, svoltasi dal 4 febbraio al 4 marzo 2023 monitorando il biossido di azoto (NO2) a Milano, nella Città Metropolitana e nel suo agglomerato urbano. Anche in questa edizione i dati raccolti dai cittadini evidenziano una situazione grave e, in particolare, indicano che, su base mensile, l’86% dei quasi 500 campionatori a Milano  ha superato il limite di legge (40 μg/m³), quasi il 29% ha segnato valori superiori ai 50 μg/m³ e il 100% ha superato la soglia a partire dalla quale i ricercatori dell’OMS indicano si verifichi un danno alla salute (10 µg/m³).

I numeri parlano chiaro: vivo in una città con l’aria fuori legge e respiro ogni giorno i suoi veleni

Visti questi dati,  quasi immutati negli anni per gravità, mi aspetto che Lei agisca con determinazione, adottando urgentemente politiche molto più incisive per proteggere la salute dei cittadini. Ormai sappiamo che le concentrazioni del biossido di azoto si riducono immediatamente riducendo le emissioni da trasporto, ed in particolare quelle dei veicoli diesel dai quali proviene, principalmente, questo gas velenoso.

Le chiedo di rendere al più presto più efficaci le misure esistenti, come Area C e Area B, anche investendo maggiormente sul potenziamento della mobilità ciclabile e del trasporto pubblico, sostenendo l’estensione alla periferia dei sistemi di mobilità in condivisione e adottando le misure – come la preferenziazione dei percorsi dei mezzi pubblici e la riduzione della sosta, soprattutto abusiva, su strada – necessarie a rendere la mobilità non inquinante la prima scelta per chi si muove in città.  Solo così potrà, davvero, garantire il diritto alla salute dei cittadini milanesi assolvendo agli obblighi che Le spettano.

Il Suo impegno su questo tema non sarà vano. Questo inquinante è infatti associato a un impatto rilevante per la salute umana, tra cui l’insorgenza di tumori e malattie cardiorespiratorie, diabete di tipo 2, asma bronchiale e infezioni respiratorie nell’infanzia e, non ultima, l’incidenza di infarti.

Conto sul Suo impegno per rendere l’aria di Milano davvero pulita e la nostra città sempre più a misura di persone.

Ci aiuti a colorare di verde la nostra città.

Egregio Signor Presidente,

ho letto i risultati e visto la mappa della campagna di scienza partecipata NO2 NO Grazie, svoltasi in Lombardia dal 4 febbraio al 4 marzo 2023 monitorando il biossido di azoto (NO2). 

Dati che – pur in un anno meteorologicamente favorevole – indicano una media mensile regionale pari a 45.1 μg/m³, che il 75% dei campionatori ha superato il limite di legge (40 µg/m³), quasi il 21% ha segnato valori superiori ai 50 μg/m³ e addirittura il 100% dei campionatori ha superato la soglia dalla quale i ricercatori dell’OMS indicano si verifichi un danno alla nostra salute (10 µg/m³).

I numeri parlano chiaro: l’aria della mia Regione è fuori legge e io respiro i suoi veleni

Questo inquinante è associato a gravi rischi per la salute, tra cui l’insorgenza di tumori e malattie cardiorespiratorie, diabete di tipo 2, asma bronchiale e infezioni respiratorie nell’infanzia e, non ultima, l’incidenza di infarti. Gli ossidi di azoto provenienti dai veicoli sono fortemente nocivi di per sé e contribuiscono alla formazione del particolato secondario i cui livelli sono, da anni, fuori legge e immutati nella loro gravità.

E’ noto che le concentrazioni di NO2 si riducono immediatamente riducendo le emissioni da trasporto, in particolare dei veicoli diesel dai quali proviene principalmente.

Nonostante questo, Lei ha deciso di consentire a veicoli che secondo i ricercatori emettono mediamente 4 o 5 volte i limiti di legge NOx ammessi per la loro categoria di percorrere fino a 8/10.000km/anno nelle aree più inquinate della Lombardia mentre, per la carenza del sistema regionale del trasporto pubblico, solo il 20% dei cittadini in Regione si sposta con i mezzi pubblici. Ciò in aperto contrasto con il Piano Regionale della Prevenzione che la Regione Lombardia si è data. 

Da ultimo, Lei ha agito affinché la Pianura Padana possa “beneficiare” di un rinvio  di 10 anni per il raggiungimento dei nuovi limiti sulla qualità dell’aria in via di adozione in Europa, allontanando in maniera inaccettabile il raggiungimento di una efficace protezione della salute dei cittadini lombardi. Al contempo, poche settimane fa,  nel cuore di una crisi ambientale in cui i livelli di inquinamento hanno raggiunto le concentrazioni più elevate e prolungate dal 2017, la Sua giunta ha deliberato – in violazione dell’obbligo impostole (cfr. L. 6.11.2023, n. 155) – di ritenere “non necessario prevedere modifiche all’attuale PRIA” (Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria) disconoscendo così completamente il ruolo essenziale di una corretta e aggiornata pianificazione  per la riduzione degli inquinanti e la tutela della salute dei suoi cittadini.

L’inquinamento in Lombardia non dipende solo dall’inversione termica o dalla situazione orografica ma dalla quantità di emissioni prodotte sul territorio e dalla carenza di quella autorità politica e di quelle azioni che in altre aree d’Europa, altrettanto compromesse, hanno consentito in pochi anni di migliorare in modo significativo la qualità dell’aria, e quindi la salute dei cittadini.

Tuteli la salute dei suoi cittadini aggiornando subito il PRIA adottando al più presto tutte le misure che possono migliorare la qualità dell’aria.

La mia salute dipende dalle politiche che Lei adotterà per cambiare colore alle nostre città.

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