Le nuove azioni legali di ClientEarth in Germania: “un esempio anche per l’Italia”

Secondo Cittadini per l’Aria e ClientEarth le nuove cause sono “un messaggio per il nostro Paese”. “I veicoli che inquinano l’aria e contribuiscono a superare i limiti di legge per gli inquinanti non hanno nessun diritto di circolare nelle nostre città”.

ClientEarth e i suoi partner di Deutsche Umwelthilfe (DUH) hanno lanciato 11 nuove azioni legali contro le autorità di altrettante città tedesche con livelli illegali di inquinamento atmosferico. Complessivamente, sommando questi ultimi a quelli già avviati, sono 28 i procedimenti in corso in Germania.

Le nuove azioni legali in Germania sono il primo sviluppo dopo la decisione del tribunale amministrativo federale di Lipsia secondo cui le città tedesche possono introdurre divieti di circolazione delle auto diesel per migliorare la qualità dell’aria. L’effetto domino di questa pronuncia, arrivata proprio grazie ad azioni avviate da ClientEarth e DUH, potrebbe andare ben oltre la Germania, arrivando a toccare molti stati europei, tra cui l’Italia.

“La decisione epocale del tribunale amministrativo federale di Lipsia ha liberato il campo da ogni possibile scusa: le autorità tedesche devono introdurre al più presto restrizioni al traffico sui veicoli diesel più inquinanti per proteggere le persone dalle conseguenze sanitarie dell’inquinamento atmosferico. Ulteriori ritardi sono del tutto inaccettabili e, come in Germania, non esiteremo a tornare nei tribunali per assicurare l’adozione di misure efficaci anche in Italia, dove i limiti di NO2 vengono costantemente superati in troppe zone del Paese”, ha commentato Ugo Taddei, avvocato responsabile del progetto Clean air di ClientEarth, che in Italia supporta le azioni legali contro Regione Lombardia e Regione Lazio.

“Queste nuove azioni legali oggi, così come la recente pronuncia della corte tedesca, sono un messaggio per l’Italia: i veicoli che inquinano l’aria e contribuiscono a superare i limiti di legge per gli inquinanti non hanno nessun diritto di circolare nelle nostre città. È tempo che i diesel più inquinanti vengano banditi ed è urgente che a farlo siano le regioni, a cominciare dalla Lombardia, che deve varare il nuovo PRIA – Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria – contenente misure sufficienti a far rientrare le città lombarde entro i limiti di legge nel più breve termine possibile”, ha aggiunto Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria Onlus.

L’associazione ha portato avanti, col sostegno di ClientEarth, l’azione legale al Tar della Lombardia che ha spinto la Regione ad avviare il processo di aggiornamento del PRIA nell’aprile 2017. Ad oggi, però, i tempi di aggiornamento non sono stati rispettati, lasciando migliaia di cittadini lombardi esposti a livelli di inquinamento pericolosi.

Cittadini per l’Aria, inoltre, sta completando il progetto “NO2, NO grazie – Stop ai diesel in città”: grazie a un monitoraggio effettuato dai cittadini, saranno presto disponibili i risultati dell’inquinamento atmosferico da biossido di azoto nelle strade di Milano, Roma e Brescia.

Le nuove città coinvolte in azioni legali in Germania sono: Backnang, Bochum, Dortmund, Düren, Esslingen, Heilbronn, Ludwigsburg, Marbach, Offenbach, Paderborn e Reutlingen.

 

Foto: WikiPedia – Dirk Vorderstraße

Condividi l'articolo
2018-04-30T09:12:33+00:00 marzo 30th, 2018|Auto, Inquinamento, News|